Laure Andrillon Fonte della giovinezza

Gli Harlem Honeys & Bears sono una squadra senior di nuoto sincronizzato fondata nel 1979 nel cuore di Harlem, a New York. I membri hanno attualmente un’età compresa tra i 64 e i 100 anni. Alcuni componenti della squadra nuotano da quando sono nati; altri hanno superato la paura dell’acqua dopo i sessant’anni.
Nel febbraio del 2022 questa comunità ha ripreso a riunirsi in piscina, dopo aver trascorso quasi due anni lontana dall’acqua a causa della pandemia e della conseguente chiusura delle piscine pubbliche. Ogni martedì e giovedì, gli Honeys & Bears trasformano il centro ricreativo St Mary’s, situato nel Bronx, in un gioioso parco giochi. Alcuni lasciano i loro bastoni e deambulatori sul ponte della piscina. Quando scivolano in acqua, la gravità sembra scomparire, le malattie e le ferite passano inosservate: si sentono di nuovo giovani. Per questi nuotatori parte della minoranza afroamericana, la piscina è diventata un luogo di guarigione fisica ma anche psicologica, poiché alcuni di loro hanno vissuto in prima persona l’era delle piscine segregate negli Stati Uniti. Ricordano com’era quando potevano andare in piscina solo nei “giorni colorati”, e quando la piscina doveva essere svuotata il giorno successivo perché i bianchi erano troppo disgustati per nuotare nella stessa acqua dei neri.
Secondo il US Center for Disease Control and Prevention, i bambini neri di età compresa tra 5 e 19 anni hanno una probabilità 5,5 volte maggiore di morire annegati nelle piscine rispetto ai loro coetanei bianchi. Jeff Wiltse, storico e autore di Contested Waters: A Social History of Swimming Pools in America, spiega che la desegregazione delle piscine negli anni ’50 e ’60 ha portato allo sviluppo di piscine private e una mancanza di investimenti nelle piscine pubbliche che ancora oggi rappresenta una discriminazione specialmente nei quartieri abitati dalle minoranze afroamericane e ispaniche.
Gli Harlem Honeys & Bears vogliono cambiare questa narrazione e combattere lo stereotipo che “i neri non sanno nuotare”. Sperano inoltre di dare il buon esempio alle nuove generazioni della loro comunità.
Laure Andrillon è una scrittrice e fotografa freelance nata in Martinica, nelle Antille francesi. Attualmente vive a San Francisco, in California. Ha studiato filosofia contemporanea e teoria dell’arte all’École Normale Supérieure e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Dopo la laurea nel 2015, ha continuato a studiare giornalismo presso il Centre de Formation des Journalistes e ha completato un secondo Master nel 2016. Si è poi trasferita in California per lavorare come corrispondente dalla costa occidentale per varie pubblicazioni internazionali. Si è anche laureata presso l’International Center of Photography di New York City, dove ha completato un programma di fotografia documentaristica. Il suo lavoro è in gran parte incentrato su questioni relative a migrazioni, salute, giustizia ambientale e cambiamento climatico. I suoi progetti sono stati pubblicati, tra gli altri, da Le Monde, Libération, GÉO Magazine, Reuters, Corriere della Sera, The San Francisco Chronicle, CalMatters, LensCulture, Usbek & Rica Magazine, Reporterre, Néon Magazine, Slate Magazine, We Demain Magazine, Ouest-France, L’Usine Nouvelle e FishEye Magazine.

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